Lo scorso gennaio Platinette ha sorpreso tutti quando ha difeso il titolo di Libero: "Calano Pil e fatturato, ma aumentano i gay".
A distanza di sette mesi Mauro Coruzzi è stato ospite di Pierluigi Diaco nella trasmissione Io e Te. Anche questa volta il conduttore radiofonico ha fatto infuriare parte della comunità LGBT.
“La mia volontà, anche con il travestimento, è quella di contestare perché la contestazione dovrebbe e potrebbe essere una materia da insegnare a scuola. Non si accetta il pensiero dominante solo perché tale, ma perché si è elaborato personalmente e personalmente può darsi che io abbia un’opinione su qualcosa, ad esempio le unioni civili che io non farei mai nella vita.
Ma non perché la reputi una sconvenienza, ma perché non credo a questo tipo di necessità data dai documenti e da tutto il resto. [...]Non mi piace la lamentela del mondo omosessuale quando continua a dire 'siamo vessati, siamo emarginati…'. Non solo non è più così anzi, la visibilità degli omosessuali non è mai stata così alta come in questo momento e, a volte fin troppo. - ha continuato Platinette - Una persona non vale perché ha una tendenza sessuale piuttosto che un’altra, ma perché è una persona, basta. State insieme, andate dal notaio spendete cento euro e fate un atto d’amore standovi vicini anche senza i documenti".
Quindi perché adesso il mondo si è accorto che esistiamo dobbiamo tacere e non ci è permesso dire che siamo discriminati (e questo è innegabile)?
Se la situazione della comunità LGBT è migliorata rispetto a quando Mauro era giovane, questo non significa che non ci sia ancora da lottare moltissimo. Queste dichiarazioni purtroppo sono già state strumentalizzate da alcuni media non proprio vicini al mondo LGBT, che hanno sottolineato coma un uomo dichiaratamente gay non sia favorevole alle Unioni Civili e dica che non apprezza gli omosessuali che si lamentano.
Platy te lo dico con il cuore...
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